Napoli, 29 dicembre 2011- Tassa sui rifiuti, accise, Rc auto e Irpef. Con il 2012 diventa una vera e propria fatica vivere in Campania. La stangata dell’Irpef è la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo di lacrime è sangue. Questa ultima bastonata si aggiunge alle altre ovvero Tarsu e alle accise sulla benzina, senza contare i nuovi rincari in arrivo sul fronte delle assicurazioni per le auto. Ma non è tutto si preannuncia un fine d’anno bollente e rischio aumenti anche sul fronte pedaggi. Strade che costano sempre più care, rientrando nel novero delle categorie più a rischio della spesa degli italiani. Ma in qualche caso anche strade che potrebbero restare allo stesso prezzo o addirittura costare meno. Per la Tangenziale di Napoli, l’aumento alle uscite delle diverse zone di Napoli sarà di 5 centesimi, portando così la tariffa a partire dal primo gennaio dagli 0,85 centesimi attuali a 0,90. Per fortuna qualche ulteriore prelievo forse sarà evitato ai portafogli di chi abita tra Napoli e Salerno e chi da un capo all’altro delle due la notizia che però circola sulla base di quanto prescrive la convenzione firmata da Società autostrade meridionali e Anas quando a gennaio 2011 è entrato in vigore il pedaggio differenziato. Il principio stabilisce che se la Sam, concessionaria del Gruppo Autostrade per l’Italia, dal cambio di regime ha visto crescere i propri introiti, in quel caso le tariffe devono essere ridotte. La previsione – anche questa da confermare, perché il decreto interministeriale che registra gli aumenti è alla firma del ministro delle Infrastrutture, Passera – è del deputato salernitano del Pd Tino Iannuzzi, cassazionista e componente della direzione nazionale del Pd che da esperto di infrastrutture da anni conduce in Parlamento battaglie su questo fronte.
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